venerdì 28 maggio 2010

Ustica e Bologna: due stragi francesi?

Ustica e Bologna: due stragi francesi?

Come sono romantiche le mafie

Come sono romantiche le mafie: "

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Oggi ci sono due notizie che bisogna leggere insieme, per capirle. Per trarne qualcosa di utile alla nostra zucca.


Una la pubblica “il Fatto” e ci racconta come un libro tedesco sulla mafia, “Malacarne”, sia stato distribuito in Germania insieme a un cd di brani musicali “popolari” che esaltano la mafia stessa e la altre organizzazioni criminali: «Nel mio paese», spiega la giornalista Petra Reski, «si ha ancora un’idea romantica della mafia e degli uomini d’onore».


L’altra la pubblica “Libero” e dedica ampio spazio al libro di Alessandro Dal Lago “Eroi di carta”, un attacco durissimo contro Roberto Saviano e “Gomorra”: «Non credo affatto che la criminalità si combatta a colpi di moda», dice tra l’altro l’autore, aggiungendo i consueti accenni al “vittimismo”, alla “retorica” e al “martirologio” di Saviano.


Ecco, appunto.



Ci sono molte persone in giro ancora convinte che la malavita organizzata non sia un’avida corporation criminale ma una simpatica declinazione folcloristica, quasi pittoresca, dell’assolato Mezzogiorno d’Italia, tutto mare, musica e spaghetti.


Poi c’è un autore che ha scritto un vendutissimo libro per spiegare non è così proprio per niente, squarciando la prosaica verità sull’impero dei Casalesi e degli altri clan. E lo ha fatto pagando carissimo, in termini di vita quotidiana.


E questa per qualcuno è moda? Vittimismo? Martirologio?


Ma che vada a cagare.

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domenica 23 maggio 2010

General Motors sposa Android per l'automotive

General Motors sposa Android per l'automotive: "La nuova berlina elettrica della casa statunitense si fa gadget. Grazie a una stretta integrazione con il sistema operativo mobile di Google e ad applicazioni specifiche

Pericolo estinzione per il Panda Rosso?

Pericolo estinzione per il Panda Rosso?: "C'e' chi si chiede se Firefox non sia caduto vittima della stessa lentezza di Internet Explorer. Parole dure arrivano da uno dei fondatori di Mozilla, rintuzzate dal CEO dimissionario

Il telefono: la loro croce

Il telefono: la loro croce: "Ecco in esclusiva per il Misfatto le intercettazioni che non potrete più leggere se sarà approvata la “legge bavaglio”.
di Stefano Ferrante



FALSI INVALIDI


SCAJOLA: Ma questa è una persecuzione! Ma allora Silvio ce l’ha con noi!
VERDINI: Ma no è quel bischero di Tremonti; non sa dove prendere i soldi e si è inventato questa grullata dei falsi invalidi. Guarda che è preoccupato pure Gasparri, anche lui c’ha una pensioncina. SCAJOLA: Digli pure di stare tranquillo, che se viene l’ispettore e ci scambia due parole gliela aumenta. Io comunque sono sereno. A casa c’abbiamo pure una gamba di legno.
VERDINI: Sì e poi che fai tagli una gamba a tua moglie?
SCAJOLA: Ma no. Noi siamo devoti di padre Pio. E’ un miracolo, le è ricresciuta, a mia insaputa. VERDINI: Guarda ho fatto meglio io. La pensione di invalidità l’ho intestata a una mia prozia. Se vengono a controllare posso sempre cavarle un occhio.



RAPPORTI ISTITUZIONALI


CAPEZZONE: Allora hai capito? E’ tutto chiaro?
NAPOLITANO: Ora le ripeto tutto. Voi mi mandate la legge sulle intercettazioni…
CAPEZZONE: Bravo…
NAPOLITANO: Io la leggo…
CAPEZZONE: Ma allora non capisci un cazzo… Tu non devi leggere niente. Firma e basta. Intesi? NAPOLITANO: Mi scusi, mi scusi, ho sbagliato.
VOCE FUORI CAMPO: Ma Giorgio con chi stai parlando?
NAPOLITANO: No niente Clio, volevo chiamare l’Oraesatta, ma ho sbagliato numero. (Sottovoce): Scusi Capezzone, la richiamo più tardi.
CAPEZZONE: Ci siamo capiti? Se no…
NAPOLITANO: Non si preoccupi. Mi saluti tanto il Presidente Berlusconi!



RIMPASTO DI GOVERNO


BERLUSCONI: Le dicevo, lei mi sembra la persona adatta a questo incarico. N. S. : Ma come pensato me?


BERLUSCONI: Mi ha parlato bene di lei Vladimir all’ultimo G8. E anche la stampa internazionale… N. S. : Stampa internazionale?
BERLUSCONI: Quella copertina, su quella rivista americana… N. S. : Playboy?


BERLUSCONI: Beh, sì. Comunque il ruolo è quello di ministro per lo Sviluppo. E lei mi sembra bella sviluppata, cara Natasha.
NATASHA : E cosa io deve fare?
BERLUSCONI: Non si preoccupi, signorina Smandrappova. Le spiegheranno tutto la Carfagna e la Gelmini. L’importante è che non si faccia comprare casa da nessuno. Finché non trova una sistemazione comunque può stare da me a Palazzo Grazioli.




da Il Misfatto inserto domenicale - de Il Fatto Quotidiano del 23 maggio 2010
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giovedì 20 maggio 2010

Vita Artificiale

Creata cellula che si riproduce
"Più vicina la vita artificiale"

L'annuncio, clamoroso, lo ha affidato alla rivista Science: "Abbiamo progettato, sintetizzato e assemblato" cellule "capaci di autoreplicarsi". La creazione in laboratorio della prima cellula batterica artificiale rappresenta un altro progresso verso il traguardo cui Craig Venter, con Hamilton Smith, ha dedicato tutta la sua ricerca: la realizzazione della vita artificiale. Venter, autore della prima mappa del Dna umano e del primo cromosoma sintetico, è dunque più vicino al traguardo.

"Pensiamo che sia davvero un risultato importante, sia dal punto di vista scientifico sia da quello filosofico. Di sicuro ha cambiato il punto di vista sulla definizione della vita", ha detto Venter. Il punto di arrivo sarà molto probabilmente una forma vivente interamente costruita in laboratorio e programmata per una funzione precisa. "La cellula artificiale - ha detto ancora Venter - è uno strumento davvero potente per progettare tutto quello che vogliamo far fare alla biologia. Abbiamo in mente un grandissimo numero di possibili applicazioni".

La prima cellula sintetica è stata chiamata Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0 ed è stata "costruita" nei laboratori del Craig Venter institute di Rockville dal team coordinato da Daniel Gibson, partendo da una cellula naturale che però è completamente controllata da un Dna artificiale. Per arrivarci, gli studiosi hanno fatto un'opera di assemblaggio utilizzando i batteri che da sempre sono protagonisti delle ricerche di Ventre sulla vita artificiale: il Mycoplasma mycoides e il Mycoplasma capricolum.

Dal primo dei due, riproducendone artificialmente il genoma, nel 2007 i ricercatori avevano ottenuto il primo Dna sintetico. Due anni dopo, il primo trapianto di Dna fu invece realizzato trasferendo il genoma (naturale) del Mycoplasma mycoides nel Mycoplasma capricolum.

La nuova scoperta è il frutto di quei due procedimenti messi insieme, ottenuto trapiantando il Dna sintetico e scaricandolo, come il programma di un computer, in una cellula batterica privata del suo Dna.

"E' la prima cellula sintetica mai costruita", ha osservato Venter. "La chiamiamo sintetica - ha aggiunto - perché è stata ottenuta a partire da un cromosoma artificiale, costruito utilizzando informazioni elaborate in un computer, composti chimici e un sintetizzatore di Dna". Il Dna artificiale è composto da circa un milione di lettere contro i 3,2 miliardi di quello naturale, ma per il resto è del tutto simile, tanto che solo una sorta di "filigrana molecolare" consente di riconoscerne l'origine artificiale.

"Si tratta di un traguardo fondamentale dell'ingegneria genetica, non solo per possibili risvolti applicativi, ma anche perché segna la tappa iniziale dell'era post-genomica". E' il commento del genetista Giuseppe Novelli, preside della facoltà di Medicina dell'Università di Tor Vergata di Roma, all'annuncio della scoperta di Craig Venter e del suo team: "Di fatto Venter ha creato qualcosa che prima non c'era - dice Novelli - un batterio prima inesistente, perché il genoma artificiale che ha costruito con una macchina in laboratorio contiene dei pezzetti di Dna che non esistono nel genoma del batterio presente in natura".

Il prossimo passo della ricerca riguarderà anche le applicazioni della scoperta. Craig Venter per primo ha sempre pensato molto a batteri in grado di creare forme di difesa dell'ambiente, in grado di assorbire l'inquinamento dell'aria o dell'acqua, o utilizzati per realizzare biocarburanti e vaccini.

Che ne pensate? Io scommetto che l'applicazione ai biocarburanti potrebbe essere l'arma finale per risolvere l'annoso problema petrolio/nucleare: tanti allevamenti di batteri che fotosintetizzano metano dall'ossido di carbonio...
Idea affascinante ma che un poco mette paura, no vi pare?


http://www.repubblica.it/scienze/2010/05/20/news/cellula_sintetica-4224058/?ref=HREA-1

Linux gains flash filesystem - News - Linux for Devices

Linux gains flash filesystem - News - Linux for Devices

martedì 11 maggio 2010

Giampaolo Visetti - La macchina perfetta della censura cinese

La Cina mi censura? No. Posso accedere senza restrizioni a fatti, persone e informazioni che ritengo di interesse pubblico? No. Le autorità di Pechino censurano i mezzi di comunicazione cinesi? Sì. Pensano che il web sia il nemico più pericoloso del regime comunista? Sì.

Queste quattro risposte, per il partito plasmato da Mao e per molte democrazie occidentali, sono ragionevoli. Non risolvono però il dubbio che insegue chi cerca di raccontare il viaggio della Cina contemporanea. Siamo vittime di uno Stato di polizia, fondato su censura e propaganda, o siamo perseguitati dai problemi tecnici che minano una Rete frequentata ogni giorno da quattrocento milioni di internauti? Siamo nel mirino delle autorità, o in quello di una massa di hacker nazionalisti sfuggiti di mano al potere che li ha creati? Il problema è che in Cina l'inverno della stampa si è fatto così rigido che il muro dell'indicibile non distingue più i mattoni che lo cementano. La metamorfosi è compiuta. Censura e propaganda, ormai invisibili e non rintracciabili, si confondono: da fisiche sono mutate in elettroniche, da ideologiche in economiche. Potere socialista e business capitalista si intrecciano, politica e finanza sono braccia dello stesso corpo.
...
Autodifesa, non bavaglio. Ovviamente non basta. Sei milioni di cinesi poco patriottici hanno appreso le manovre per aggirare la "diga verde", ricorrendo a reti private virtuali e server proxy.

La censura automatica del finto internet cinese, negli ultimi mesi, è stata così completata dai commentatori online di partito. Milioni di opinionisti, assoldati dai funzionari locali, combattono la guerra della manipolazione. Non si limitano a inviare alle redazioni la "linea ufficiale" sui fatti, gli eventi da enfatizzare e quelli da tacere. Assumono false identità e ogni giorno scrivono migliaia di commenti contro la minima critica sfuggita al setaccio dei computer. Secondo il ministero della tecnologia informatica, prima che la reazione popolare possa sfuggire al controllo, c'è oggi una finestra di due ore per bloccare un'informazione non filtrata e inondare il web di giudizi che la demoliscono. Un test sulla "tempesta di positività" ha stabilito che se il team della propaganda cinese funziona, possono bastare venti minuti per convincere che un fatto non sia accaduto, o che la denuncia di uno scandalo sia frutto di "intromissioni di potenze concorrenti decise ad arginare lo sviluppo della Cina".


http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/11/news/censura_cina-3973777/

lunedì 10 maggio 2010

Il Sorpasso

Gli androidi di Google si moltiplicano senza riposo: Android sale e supera iPhone, almeno negli Stati Uniti. Secondo il rapporto di Npd, relativo al primo trimestre 2010, gli smartphone con la piattaforma "open" spinta da Google (ma non solo) avrebbero toccato il 28% delle vendite, contro il 21% di iPhone Os. In testa resistono saldamente (con il 36%) i BlackBerry di Rim.

Fra i motivi del sorpasso (limitato, ripetiamo, a un solo Paese e a un solo trimestre), che per certi versi ha del clamoroso viste le modeste percentuali che Android raggiungeva anche solo l'anno scorso, Npd cita le migliori promozioni (anche televisive) degli "androidi" e la maggiore scelta in fatto di operatori. iPhone negli Usa è infatti distribuito in esclusiva da AT&T. Inoltre la gamma di telefoni con Android inizia a essere molto ampia e con smartphone di ampio successo come il Droid di Motorola (che si chiama Milestone in Italia) o alcuni modelli Htc. Una gamma con prezzi e prestazioni assai diverse, mentre l'iPhone di Apple propone solo due modelli (3G e 3Gs) ed è fermo da quasi un anno, dal lancio del 3GS. Entro pochi mesi, a giugno secondo le voci, Apple risponderà con l'iPhone di quarta generazione, il 4G, già anticipato nell'affaire Gizmodo, di cui abbiamo ampiamente parlato. Ovviamente Google non starà a guardare: all'orizzonte c'è già la release 2.2 del suo sistema operativo, che promette di essere più veloce e con consumi energetici ridotti. E pronti a buttarsi nell'arena degli smartphone ci sono altri nuovi sfidanti come Windows Mobile 7, Bada di Samsung, Symbian^3, BlackBerry Os 6, Meego, WebOs rilanciato da Hp. L'unico vincitore certo è il consumatore.


http://malditech.corriere.it/2010/05/lirresistibile_ascesa_di_andro.html

Addio Euro?


...
Creando due blocchi, ridurrebbe lo stigma su ogni singolo paese e consentirebbe al Sud di continuare a detenere una valuta liquida. La svalutazione dell'euro-sud rispetto all'euro-nord ridurrebbe il peso del debito pubblico e privato e permetterebbe un recupero di competitività che rilancerebbe l'economia. Eliminata l'incertezza gli investimenti riprenderebbero.

Inconcepibile? Perfino gli Stati Uniti lo fecero negli anni 30. Di fronte ai costi economici e sociali prodotti dalla Grande Depressione, gli Stati Uniti abbandonarono la parità aurea e trasformarono tutti i contratti scritti in dollari-oro in contratti in dollari carta svalutati. Perché gli stati del Sud Europa non dovrebbero abbandonare la parità con l'euro e trasformare i contratti scritti in euro in contratti in uno svalutato euro-sud?

Una legittima passione per l'unità europea ha accecato i padri fondatori dell'euro. Come due innamorati che sperano che il loro matrimonio eliminerà i rispettivi difetti, i padri fondatori si sono illusi che l'Unione Europea avrebbe creato lo spirito europeo. In verità, la libera circolazione delle persone, le borse di studio Erasmus e l'uso sempre più diffuso dell'inglese stanno lentamente formando uno spirito europeo.

Ma ci vorranno molti decenni, forse secoli, prima che un cittadino finlandese consideri un greco alla stregua del suo vicino di casa. Più di un millennio di divisioni non si cancella nello spazio di un decennio. Un'unione coatta non aiuta l'economia, ma neppure le possibilità di un'unione futura. Per salvare lo spirito europeo è meglio un divorzio consensuale, che preservi l'unione economica senza forzare quella monetaria. L'alternativa, uno stillicidio di litigi e recriminazioni, potrebbe essere devastante.


Domanda mia: ma a questo punto, non sarebbe meglio che ognuno si riprenda la propria moneta? In fondo, i problemi di "consnstenza" tra Nord e Sud non si ripresenterebbero (magari, in misura minore) anche, tanto per dire, tra Grecia e Italia?


http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/9-maggio-2010/due-euro-meglio-uno_2.shtml

sabato 1 maggio 2010

Bene e male di Power Point...

Dove si parla di come l'abuso inappropriato di PowerPoint e dei suoi fronzoli ha causato, tra gli altri, il disastro del Columbia e problemi di gestione della II guerra in Iraq.
E di come, sempre in Iraq, delle slide molto "old style" hanno cambiato la politica di gestione del territorio...

http://smallwarsjournal.com/blog/2009/07/print/draft-draft-draftpowerpoint-1/


http://abcnews.go.com/images/us/how_to_win_in_anbar_v4.pdf

Antonella chiedi scusa

Antonella chiedi scusa: "

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Un paio d’anni fa una mamma-blogger riuscì a piantare un casino infernale perché il suo bambino autistico era stato maltrattato in un ipermercato di Carrefour: fece benissimo, naturalmente. Ma aveva un computer, un blog e anche gli strumenti culturali per incazzarsi pubblicamente.


L’altro giorno un’altra mamma si è vista rifiutare l’ingresso per sé e la figlia negli studi Rai di Napoli – pur essendo in possesso di due regolari biglietti – per far parte del pubblico di un varietà televisivo condotto da Antonella Clerici. Il motivo: la figlia ha la spina bifida.


Formalmente, gli addetti alla sicurezza sostenevano di non avere un posto dove farla sedere: forse pensavano anche che sarebbe venuta male in tivù.


Temo che la mamma di Mariarosaria Del Giudice non abbia un blog – né la stessa capacità di Black Cat di piantare casino.


Quindi lo pianto io.


Questo è l’indirizzo mail della trasmissione, per chiedere alla Rai e Antonella Clerici di scusarsi pubblicamente: tilasciounacanzone chiocciola rai.it


Questa pare essere la pagina Facebook di Antonella Clerici, dove inviarle un messaggio.


Questa la mail dell’ufficio stampa Rai: ufficiostampa chiocciola rai.it


Questi sono i numeri della Rai di Napoli: 081 5931094 081 2390248 081 7251111

081 2390122


Update. Pubblico qui di seguito la risposta che mi è arrivata dall’ufficio stampa della Clerici e la controreplica dello zio della ragazza:


La risposta dell’ufficio stampa:


In merito alla lettera del signor Scarpato che denuncia una presunta violenza subita dalla nipote portatrice di handicap, alla quale sarebbe stato impedito l’accesso all’Auditorium della Rai di Napoli per il programma “Ti lascio una canzone”, è necessario precisare che


La Rai ha sempre manifestato la massima attenzione a tali situazioni, tant’è che ha adeguato l’Auditorium con spazi riservati e attrezzati che consentono di accogliere i portatori di handicap nelle migliori condizioni possibili.


Tali spazi sono da sempre messi a completa disposizione per consentire a questo pubblico di poter assistere a tutti gli spettacoli televisivi e non, realizzati presso il Teatro, ne sono testimonianza singoli cittadini ed associazioni che ci richiedono la possibilità di essere presenti e che con continuità vengono invitati, senza la necessità di presentare il biglietto.


Essendo, com’è ovvio, la disponibilità limitata, un preavviso ci consente di poter accogliere al meglio ospite ed accompagnatore, evitando loro code e situazioni a “rischio”, quali la ressa all’ingresso dei fans degli ospiti di puntata, così come è avvenuta sabato scorso, ma, ancor quando tale preavviso non sia giunto, il Centro di produzione si è sempre attivato per facilitare ingresso e sistemazione in sala, o per concordare un invito alla prima data possibile.


Questo avvenimento perciò ci lascia increduli e dispiaciuti almeno quanto la famiglia Scarpato, che ci ha segnalato il problema soltanto lunedì mattina, e una volta chiarito l’equivoco abbiamo concordato che la signora sarà nostra ospite già nella puntata di sabato prossimo.


La controreplica dello zio:


Egegio dr. Gilioli, sono lo zio dell’interessata e mi preme precisarLe che la frase del comunicato dell’Ufficio Stampa della Sig.ra Clerici “abbiamo concordato che la signora sarà nostra ospite già nella puntata di sabato prossimo” non risponde in modo assoluto al vero in quanto non è intervenuto alcun accordo in proposito ma soltanto una telefonata da parte di una funzionariadella sede RAI di Napoli che nell’invitare il padre di mia nipote a recarsi comunque presso i loro Uffici, adduceva spiegazioni e giustificazioni assai poco convincenti come del tipo di quelle riportate nel comunicato stesso.


Infatti, anche la circostanza riferita, secondo cui “ancor quando tale preavviso non sia giunto, il Centro di produzione si è sempre attivato per facilitare ingresso e sistemazione in sala” non risponde al vero.


Grazie ancora per l’attenzione

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Somari e iene

Somari e iene: "

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Oggi il manganello di Vittorio Feltri – oltre che sull’inevitabile Bocchino – viene scagliato contro Claudio Sabelli Fioretti, definito «un somaro» perchè alla radio ha ironizzato sul fatto che ieri il Giornale aveva ignorato la vicenda Scajola.


Feltri, con il suo consueto linguaggio, si vanta non solo di averne invece parlato, ma addirittura prima di tutti gli altri, dando un buco alla concorrenza il 23 aprile scorso.


Allora: pazientemente riprendiamo il Giornale del 23 aprile scorso.


Era il giorno successivo allo scazzo tra Berlusconi e Fini, quindi le prime pagine erano interamente dedicate a insultare il presidente della Camera.


Giunti a pagina 13 c’è finalmente il titolo “Appalti G8, i pm provano a coinvolgere Scajola”, a cui segue il sommario: «Il suo nome spunta nell’inchiesta solo per il ruolo istituzionale che copre. Ma ai pm non basta e cercano suoi legami con gli arrestati».


Il pezzo, dentro, segue questa falsariga: ci sono dei giudici che cercano a tutti i costi di coinvolgere il ministro in storie torbide, per ora non se ne sa di più.


Ad esempio, nulla si sapeva dei 900 mila euro in nero versati da Anemone a Scajola, di cui si è avuta notizia su Repubblica e sul Corriere qualche giorno dopo.


Per Feltri, invece, dopo quel pezzo anodino del 23 aprile non ci sono state novità meritevoli di rilievo, quindi Sabelli «è un somaro».


Amen. E un abbraccio a Claudio (intendo Sabelli, non Scajola…).

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