“Troppo semplicistico affermare che chi ha contestato Prodi a Bologna è solo un gruppo di propagandisti. Il professore chiude gli occhi di fronte ad una realtà che non gli piace e che ha colpevolmente determinato. I fischi al Motor Show sono l’ennesimo segnale della protesta diffusa in tutto il Paese contro questa Finanziaria”.
Renato Schifani, 10 dicembre 2006
Che cosa dovremmo fare per piacere a lorsignori: basterà starsene zitti tra un’elezione e l’altra oppure occorrerà invocare a gran voce più collusioni mafiose e più leggi su misura? Vorrebbero il silenzio intorno, interrotto solo dagli applausi. La Casta degli Ipocriti ieri si è compattata, a reti unificate e sotto l’alto patrocinio del presidente della repubblica, contro quei cittadini che esigendo trasparenza osano chiedere chiarezza sulle ombre di Schifani o denunciare i collegamenti di Dell’Utri. Altro che oltraggio alle istituzioni: per molto meno di quel che accade in Italia in un paese abitato da un popolo moralmente vivo scoppierebbero rivolte di piazza. Qui da noi accade il contrario: quei pochi che, non essendosi assuefatti al marciume generale, manifestano un legittimo e ben motivato sdegno vengono fatti passare per nemici della democrazia da un sistema politico e mediatico che ha perso ogni contatto con la realtà. Il vero attacco alla libertà è questo. Completa l’opera lo sguinzagliamento della polizia in tenuta antisommossa. Ribadiamolo: contestare con buoni argomenti questa oligarchia trasversale ogni volta che se ne presenta la possibilità non è un diritto: è un dovere. Ma occorre essere in tanti, sempre di più ad acquisire consapevolezza e a prendere coraggio.
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