Che meraviglia: sei in trasmissione, e hai ospite Fabrizio Cicchitto. Mandi un servizio quasi innocente su Silvio Berlusconi, girato e scritto da uno dei brillanti redattori, pensato insieme, giocato sull’interrogativo ironico: “Quella di Berlusconi é una primavera o un crepuscolo?”. Evidentemente, per Cicchitto questa è lesa maestà. Infatti ci definisce “avversari”. É curiosa questa idea di Cicchitto. Io penso che i giornalisti dovrebbero essere “avversari” di tutti i politici. O meglio: interlocutori critici di tutti i politici di destra, sinistra o centro.
Il servizio, per giunta, ha una particolarità: é coattivo tutto con le parole di Berlusconi. Quindi se c’é un nemico, in questo modo di fare informazione su Berlusconi é lui stesso. Avrà dato fastidio a Cicchitto la frase sul Bunga bunga che il cavaliere propone alla sinistra? Eppure é stato lui a dirlo! Oppure ipotizzare il crepuscolo del cavaliere è sacrilego? Il bello è che nell’immagine che mandiamo è lo stesso Confalonieri a farlo… Quando facciamo – io e Luisella – questa domanda a Cicchitto, il capogruppo del Pdl si fa sarcastico: “Siete avversari, e si capisce dal titolo che avete dato a questa puntata”. Solo in quel momento mi accorgo che questa volta non avevo letto il titolo: di solito li scelgono Valeria o Massimiliano. Quello della serata era: “Silvio forever?”. Decisamente troppo cattivo, quel punto interrogativo.
Allora dico alla regia: “Togliamolo!”. Cicchitto fa finta di non capire l’ironia, o forse non la vuole capire. Non é soddisfatto. Allora chiedi di metterci un punto esclamativo: “Silvio forever!”. Macché, non é soddisfatto. C’é l’ultimo spot, mi viene un’idea: “Ce l’avete…”. Torniamo in onda. Chiedo di mandare il brano. Partono gli accordi. Dico a Cicchitto: “Questa le va bene?”. Volete sapere la cosa divertente? O non se l’aspettava, o non l’aveva riconosciuta. Non aveva capito che stavamo chiudendo con Meno male che Silvio c’è. Siamo proprio avversari, non c’è che dire. Intanto, per tutti quelli che sono in Rai, il presidente della Vigilanza del Pd propone l’oscuramento dei politici nei programmi di informazione. E’ la libertà, bellezza. “Non fate le vittime”, diceva ieri Cicchitto. Amen.
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