L’ultima trovata del nucleare? Una centrale sottomarina
Si chiama Flexblue ed è tutta francese: il primo prototipo dovrebbe essere installato nel mare della Normandia nel 2013 per poi entrare in funzione tre anni dopo. Collocato sul fondale, il mini-reattore sottomarino sarà in grado di inviare sulla costa energia elettrica sufficiente ai bisogni di una città da 100.000 abitanti. La soluzione ideale, dice l’industria atomica transalpina, per Paesi con sbocco sul mare. Protetta dagli abissi marini, la centrale sarà al sicuro da attentati.
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Se per la lobby nucleare francese questo progetto può rilanciare immagine ed affari, gli anti-nuclearisti d’Oltralpe sono impietosi: “Questo progetto di reattore sottomarino non è che un tentativo disperato per far credere che la filiera nucleare ha un futuro, mentre il futuro è nel risparmio energetico, nella sobrietà energetica, nello sviluppo decentralizzato delle rinnovabili, ma non nel nucleare, quale che sia la sua forma”.
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