Renzo Bossi è tornato a Bologna. In una settimana speciale per la Lega Nord, dopo l’arrivo del ministro Roberto Maroni e l’attesa per il ministro Tremonti e il leader del Carroccio Umberto Bossi, il Trota ha passato una serata di divertimento e allegria in una discoteca della città, dove si sono tenute le selezioni di Miss Padania.
Al Giostrà di via Mattei, infatti, erano tanti i leghisti presenti, sia per “ammirare le quattordici ragazze in gara”, ma soprattutto per sostenere il candidato a sindaco del centrodestra, il leghista Manes Bernardini.
A dire il vero all’interno del locale il colore leghista, il verde, e i simboli del partito, che solitamente campeggiano sui muri o nei taschini delle giacche, non erano tanti. Qualche camicia, poche cravatte, meno di dieci bandiere appese e un inno, il “Va, pensiero”, che non prende proprio tutti. Solo la metà delle persone a cena si alza ad omaggiare il coro di Giuseppe Verdi, i restanti invece continuano a mangiare o chiacchierare amabilmente.
Le quattordici ragazze, per lo più studentesse dai 17 ai 24 anni, sfilano sul palco, che si trova al centro di una specie di arena. Prima con un vestito interamente verde, in seguito con un abito elegante. Poi “casual”, e per finire in bikini. Insomma, quattro giri di passerella che permettono ai presidenti di giuria, tra cui Renzo Bossi, Angelo Alessandri, Rosi Mauro, Lucia Borgonzoni, Stefano Ruozzi e Alessandro Marzocchi, di poter scegliere Miss Padania Provincia di Bologna, che poi correrà per la finale nazionale.
Sono quattro le ragazze prime classificate a pari merito. Ma prima di scoprire la vincitrice è il turno di Renzo Bossi: “siamo qui perché supportiamo il nostro partigiano Manes. Vogliamo una nuova Bologna. La ricordo come la città della cultura e dell’Università e il nostro è un progetto di rinascita”. Poi cambiando argomento invoca “il rilancio per la cinematografia del Nord. Chi vuole fare televisione e cinema non deve per forza andare a Roma, ma può trovare lavoro anche a Bologna”. E infine il federalismo fiscale: “Soldi da gestire nel modo migliore, per la nostra gente e la nostra città”.
Dopo gli applausi al Trota prende il microfono la vicepresidente del Senato Rosy Mauro, che vuole “restituire Bologna ai bolognesi. Manes è giovane, bello e bravo, la persona giusta per questo compito”.
La parola poi passa al protagonista di queste giornate in salsa leghista, Manes Bernardini: “tra sette giorni giochiamo una partita fondamentale a Bologna. Per il futuro dei giovani, per una città più competitiva. Da una parte c’è Merola – attacca Bernardini – che ha amministrato per vent’anni. Dall’altro c’è un progetto innovativo. Da questo voto dipende il nostro futuro!”.
Finalmente la giuria riesce a scegliere la vincitrice del concorso Miss Padania, pescando fra le quattro prime classificate a pari merito la bionda Veronica Burgoni, sommersa dai flash dei fotografi in compagnia del Trota e di Bernardini.
Dopo Roberto Maroni e Renzo Bossi, il prossimo appuntamento sarà quello di domani sera, quando in piazza Maggiore alle 20.30 saliranno sul palco il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il leader del Carroccio Umberto Bossi.
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