mercoledì 27 gennaio 2010

NO ALLA PROTEZIONE CIVILE S.p.A.

NO ALLA PROTEZIONE CIVILE S.p.A.: "

Conosco bene la Protezione Civile, avendo lavorato al Dipartimento Regionale Siciliano per molti anni, ho ben chiari i rischi che la privatizzazione di un ente come questo può comportare, e quindi non posso esimermi dal firmare questa petizione, che mi hanno inviato da L'Aquila, e diffonderla il più possibile:


"C'è poco tempo per impedire la privatizzazione delle emergenze; per impedire che il governo porti a compimento l'opera di snaturamento di uno strumento fondamentale, in un Paese a rischio come il nostro: la Protezione civile. Con l'obiettivo di governare il territorio, fuori da ogni controllo democratico, sfruttando le emergenze.


Il decreto legge del 30 dicembre 2009 stabilisce la costituzione della Protezione Civile Servizi S.p.A. Si afferma che ciò viene fatto per "garantire un risparmio di tempi e risorse negli interventi del Dipartimento". In verità, si costituisce una società di diritto privato ma a capitale interamente pubblico, che può agire da general contractor, detenere immobili, produrre utili, dirigere lavori: si privatizza, così, la gestione delle emergenze e quella dei grandi eventi. Introducendo gravi elementi di discrezionalità nella gestione di ricchi appalti. Sottraendo al Parlamento, alla rete del volontariato, alle organizzazioni dei lavoratori, agli enti locali il controllo sulle azioni della Protezione Civile. Il soccorso diventa un business direttamente gestito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.


Nello stesso decreto, inoltre, si procede ad assunzioni di dirigenti fidati con i fondi destinati ai cittadini aquilani e Vigili del fuoco dal decreto Abruzzo. Si decide l'acquisto dell'inceneritore di Acerra, pagando coi soldi dei cittadini un'impresa che ha gravemente contribuito all'emergenza rifiuti campana. Lasciando intatte tutte le deroghe ai codici ambientali, che permettono di realizzare discariche non a norma e di bruciare il "tal quale".


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