”La legge 194 e’ frutto di battaglie importanti in particolare del movimento femminile, quindi nessuno puo’ dirsi contro una legge dello Stato che consente alle donne che fanno una scelta dolorosa e che ti segna per tutta la vita”. Lo dice Renata Polverini, candidata Pdl alla Regione Lazio. Stroncando in partenza la jihad antiabortista lanciata da il Foglio (subito seguito da Libero) nella campagna elettorale nel Lazio.
Da giorni Giuliano Ferrara lancia anatemi contro il “diavolo” Emma Bonino, omicida di feti nella regione del Vaticano. Anche stamattina, con un durissimo attacco ad Avvenire, colpevole di non seguire la sua guerra santa anti-194. “Libero” ha deciso di seguire a ruota, anzi. Di fare molto di più. Il giornale di Maurizio Belpietro oggi condisce la pietanza con foto di Emma che pratica un aborto negli anni 70 e riproponendo l’immagine di una manifestazione radicale con il sovversivo slogan “Sì al divorzio”.
Meno male che stavolta, da entrambe le parti, ci sono le donne.
Dopo le parole della Polverini, che pur non allontanandosi dalle posizioni della destra sulla Ru486 non ci pensa nemmeno ad attaccare la 194, i pasdaran sono più soli. E magari nel Lazio, finalmente, si vedrà una bella campagna elettorale. Con due candidate che se la giocano sui conti della sanità, sul turismo, sull’ambiente, sul lavoro.
E non sulla pelle delle donne, come tanto vorrebbero Ferrara e Belpietro.
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