La porta è una lastra di metallo sudicio che promette di aprirsi sul peggior bagno di Berlino. Sopra alla colla secca di centinaia di adesivi staccati ci sono centinaia di adesivi attaccati che parlano di qualunque cosa in qualunque lingua, anche in italiano, idioma letterario finché rimane all’interno dei confini nazionali. Fuori dall’italofonia diventa spesso il dialetto sgarbato di chi tende a esportare solo il peggio di sé. Il bagno del Café Zapata non mantiene le promesse.
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