venerdì 26 febbraio 2010

2010?

Può tuttavia accadere che un gusto eccesivo per i bene materiali porti gli uomini
a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita
di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà
e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di far fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che
unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri. (...) Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi
del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un pò di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi un uomo pronto ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tirannegiando a loro piacimento sui costumi, tanto non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.

Alexis de Tocqueville, 1840

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