Disabile picchiato e filmato condannati dirigenti Google - Repubblica.it
Milano, tre dirigenti condannati per diffamazione e violazione della privacy. Non hanno impedito nel 2006 la pubblicazione delle immagini di un ragazzo down aggredito dai suoi compagni in una scuola di Torino. E' il primo caso al mondo di procedimento penale che coinvolge il motore di ricerca per la diffusione di contenuti web. Durissima reazione dell'azienda di Mountain View: 'E' un attacco alla libertá della Rete'
Voi che ne pensate?
mercoledì 24 febbraio 2010
Disabile picchiato e filmato condannati dirigenti Google
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La questione è controversa ? Se qualcuno commette un reato su una strada privata (o su un autostrada ?), a cui il proprietario (o concessionario ?) concede l'accesso (previo pedaggio), è automatico che venga condannato il proprietario (concessionario) della strada, per responsabilità oggettiva ? Oppure il proprietario, solo quando avvertito del reato, ha il dovere di cacciarlo via ?
RispondiEliminaCerto se vige la responsabilità oggettiva i proprietari tenderanno sempre più ad impedire il passaggio in maniera preventiva, magari alzando il prezzo per supportare il servizio di controllo e filtraggio...
Premetto che non conosco il caso in oggetto nei suoi particolari (cosa hanno o non hanno fatto i condannati, per esempio) e che non si puó commentare una sentenza se non se ne legge il testo.
RispondiEliminaNondimeno, devo dire che il tuo esempio generico non mi convince, per cui ti propongo il mio: X posta su Google un filmato, per esempio, di uno stupro di gruppo. Y nota il filmato, avverte la polizia e quest'ultima lo segnala a Google. Google, in nome della liberta' dei contenuti, lo lascia al suo posto. Siamo proprio sicuri che questo sia un comportamento socialmente accettabile? Io, francamente, non lo so...
O vogliamo affidare questo genere di controllo alle "norme d'uso" di Google? Per cui se la Acme apre www.pubblicaquelchetipare.org é lecito pubblicarci e lasciarci il filmato di cui sopra?
RispondiEliminaCaro Francesco, condivido la tua posizione. Seppure attendo come te e Giuseppe le motivazioni dei giudici, dall'articolo, almeno secondo le fonti dell'azienda che e' ricorsa in appello, sembra che il contributo sia stato tempestivamente rimosso dalla rete. A parte questo e collaborare con i magistrati per risalire a coloro i quali sono imputabili di reato, credo che un ISP possa e debba fare veramente poco di piu'.
RispondiEliminaRagazzi, nella speranza di farvi cosa gradita, condivido con voi questo contributo su cui sono d'accordo e che esprime, molto meglio per la verita', quanto cercavo di dire a Giuseppe stamattina.
RispondiEliminaClicca qui per leggere
A me sembra di ricordare che il video in questione è rimasto un po' di giorni su Youtube, ricordo di averlo visto arrivare nella Top Ten dei più visti della settimana (il che significa di solito decine o centinaia di migliaia di visualizzazioni).
RispondiEliminaUn intervista a Rodota' sull'argomento:
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/tecnologia/2010/02/25/news/sentenza_google_l_allarme_di_rodot_non_diventi_un_arma_per_censurare-2423892/
Dal blog di Gilioli:
RispondiEliminahttp://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/02/26/bullismo-su-google-come-andata/