Come di consueto eccovi l'editoriale di E. Scalfari:
http://www.repubblica.it/politica/2010/02/14/news/scalfari_14_febbraio-2291159/
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Il Simpatico è un'area libera di discussione, di scambio di idee e di aperto confronto sui temi che più ci appassionano: dal rinnovamento dell'Italia all'ultima novità del "gadgettismo", dalla filosofia alla musica, dal mondo dell'informatica e del web al global warming ... senza scordare frizzi, lazzi e curiosità da ogni angolo del globo !!!
RispondiEliminaA me interessa invece tornare su "Protezione civile Spa" e più in generale sul sistema delle ordinanze.
La legge base sulla Protezione e sulle Ordinanze risale al 1992 ed è perfetta sotto ogni punto di vista, in raccordo con la giurisprudenza e con successive sentenze della Corte costituzionale. Quella legge autorizzava la Protezione civile "a passare col semaforo rosso" in caso di catastrofi naturali di importanza nazionale, fermo restando il controllo della Corte dei Conti sui rendiconti delle spese sostenute.
Vediamo anzitutto il numero delle ordinanze emesse dai successivi governi. A partire dal 1994 fino al 2001 sono state emanate un'ordinanza all'anno, al massimo due un paio di volte. Nel 2002 le ordinanze relative alla Protezione civile sono state 40, nel 2003 sono state 72, e poi 59 nel 2004, 99 nel 2005, 71 nel 2006, 87 nel 2008 e 79 nel 2009 fino al mese di settembre.
L'aumento va di pari passo con l'estensione dell'attività "protettiva" ai cosiddetti Grandi eventi al di fuori delle catastrofi naturali. Quest'estensione avvenne con le leggi del 2002 e del 2005. L'emissione di ordinanze non è più subordinata a criteri specifici ma a discrezione del Consiglio dei ministri, con una vera e propria confisca dei poteri legislativi e di controllo del Parlamento ed anche del Capo dello Stato perché le ordinanze sono esclusivo appannaggio del presidente del Consiglio in quanto atti puramente amministrativi. Ma puramente amministrativi non sono perché i veri atti amministrativi sono soggetti a regolari controlli della Corte dei Conti, dei Tar e del Consiglio di Stato. Si tratta cioè di amministrazione straordinaria, dove la straordinarietà è decisa dal Consiglio dei ministri con criteri eminentemente politici.
La Corte costituzionale aveva stabilito con una sentenza del 1956, più volte reiterata in casi successivi, che "le ordinanze debbono rispondere ai canoni dell'efficacia limitati nel tempo in relazione ai dettami della necessità, dell'urgenza e della adeguata motivazione".
Si è invece arrivati addirittura ad utilizzare l'ordinanza per affidare alla Protezione civile l'attuazione dei decreti legge anche prima della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Nemmeno il Re Sole aveva i poteri che ha Berlusconi attraverso la Protezione civile. La quale si è occupata perfino della costruzione di un albergo sul lago Maggiore in concomitanza con i campionati di ciclismo e si occupa ora dell'Expo di Milano che avrà luogo nel 2011. Qui non si tratta più di sorpassare un semaforo rosso ma addirittura di puntare l'automobile dritto sul passante per metterlo sotto le ruote, là dove il passante è semplicemente la democrazia parlamentare e lo Stato di diritto.
Ultima ciliegia su questa torta maleodorante: il sottosegretario alla Protezione civile è anche direttore del Dipartimento della P. C.; sarebbe come se Gianni Letta, sottosegretario con delega ai servizi di sicurezza, fosse anche il direttore di quei servizi. È curiosa la difesa preventiva di Letta per il collega in difficoltà. Vuole forse anche lui mettersi al posto dei direttori dei servizi segreti conservando la carica politica? Perché non lascia ai magistrati di fare il loro mestiere? Va bene che è gentiluomo vaticano, ma anche Angelo Balducci lo è. (Sia detto tra parentesi: il cardinal Bertone dovrebbe forse esser più rigoroso nelle scelte dei suoi gentiluomini. Uno è finito in galera per corruzione e non è una buona pubblicità per la Chiesa).