sabato 13 febbraio 2010

Sempre a proposito di "Mi illumino di meno" e del suo (presunto) fallimento...

http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Illuminarsi_di_pi%C3%B9%3F#body

Ieri, 12 Febbraio, in Italia un tot di persone partecipavano all'iniziativa "M'illumino di meno", lanciata da quelli di Caterpillar. Via svariati siti internet ho notato una cosa strana: ai giovani che in Italia si autodefiniscono liberali, spegnere le lampadine inutili sembra attività da cretini. Mi domando il perché di questo atteggiamento.
...
Non mi identifico in nessun modo con l'ecologismo o con i "verdi", particolarmente nelle loro versioni ideologiche e politiche. Non ho nascosto la mia scarsissima convinzione, ora trasformatasi in solido scetticismo, sull'esistenza di un riscaldamento globale dovuto ad attività umane (si, lo so: i lettori fedeli mi ricorderanno che avevo promesso un intervento sul tema ... manca il tempo, perdonate). Tendo a pensare che idee come la decrescita ed il ritorno all'autosufficienza (stile "buy only local produces") siano dannose. Mi piacciono la crescita economica, il libero mercato, il capitalismo ed i prodotti di lusso. Odio le vacanze alternative e guido solo automobili con almeno 3000 cc ... eppure ...

Eppure non capisco il fastidio un po' isterico con cui attività di sensibilizzazione al fatto che le fonti di energia sono finite e suscettibili di usi alternativi vengono accolte dall'autoproclamato liberalismo italiano (quello che orbita nella galassia PdL, tanto per capirsi). Non intendo la radice dell'astio che ampi gruppi di persone le quali, a loro dire, ritengono la libertà individuale assolutamente sacra, manifestano contro coloro che decidono di spegnere delle lampadine per segnalare che, appunto, le fonti di energia finite sono. Mi fa pena che si possano definire "cretini" coloro i quali provano, ingenuamente io credo, a ricordare che parte della scarsità energetica deriva da modelli di consumo sussidiati ed economicamente inefficienti, sostenuti da distorsioni dei prezzi causate dall'intervento pubblico o, a rovescio, dalla presenza di esternalità che non vengono corrette dall'intervento pubblico catturato da gruppi d'interesse.

Insomma, non capisco perché l'essere "liberali" implichi dover essere, sfacciatamente, per le Hummer e l'eccesso di consumo mentre diventano necessariamente "socialisti" o "amici delle tenebre" coloro i quali suggeriscono modelli di consumo meno dispendiosi. Sia chiaro, se affermazioni del genere venissero solo da fascistelli riciclati (com'è spesso il caso) non me ne potrebbe importar di meno. Ma quando vedo post come questo, da parte di persone di cui ho una certa stima, mi chiedo il perché.

4 commenti:

  1. Francesco, condivido la tua idea. Anche a me stranisce la test: ho i soldi per pagarlo allora faccio quello che mi pare ...

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