domenica 11 aprile 2010

Marja e Fini...

Oggi, parliamo di Maria. No, non quella di Nazareth. E neppure quella che veniva dal Sud. Questa è una Maria, anzi Marja, nordica: finlandese, con la passione per la politica e i “vizietti”, che la fanno un po’ mediterranea, della corruzione e della menzogna. Marja Tiura, 41 anni, sposata, un figlio piccolo, eletta per tre volte al Parlamento di Helsinki in rappresentanza del Partito conservatore nella circoscrizione di Tampere, la sua città, che nel 1967 ospitò gli europei di pallacanestro (ma lei manco era nata).
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Travolta dalle bugie che accumula cammin facendo, più ancora che dai suoi misfatti, che, del resto, restano tutti da provare – la magistratura indaga su 26mila euro – Marja, alla fine, s’è fatta da parte e s’è dimessa da vice-capogruppo.
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Bene. Giusto. Tutto lì. E, infatti, la storia di Marja non la trovate raccontata dalla stampa europea, in Gran Bretagna o in Germania, in Francia o in Spagna. Trova invece spazio in Italia e, non a caso, sul Secolo d’Italia, il giornale più vicino a Gianfranco Fini. Il problema siamo noi, mica gli altri (e men che tutti i finlandesi), noi che abbiamo un po’ perso la capacità di scandalizzarci: la notizia che ci colpisce non è che un politico, o una politica, menta e forse sia (moderatamente) corrotto/a; ma che paghi le conseguenze delle sue panzane. Così, la parabola di Marja la mentitrice appare quasi servita d’esempio, e magari d’incoraggiamento, a chi da noi non si dimette mai. Che Fini voglia accreditarsi in Finlandia? Quanto a Marja, un posto in lista da noi lo trova di sicuro.


http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2470270&yy=2010&mm=04&dd=10&title=se_la_finlandese_marjabrsi_dim

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