sabato 3 aprile 2010

Archiviazione a orologeria

Archiviazione a orologeria:

Il sedicente Duccio Facchini, noto terrorista mediatico ed esponente del partito dell’odio già attenzionato dalla polizia politica, per questa volta non pagherà il crimine di grida sediziose di cui si è reso certamente responsabile, con grave pregiudizio della sicurezza pubblica e del decoro privato del Ministro del Popolo Sua Eccellenza Ignazio La Russa. Il tribunale comunista di Lecco lo ha deciso l’altro giorno, guarda caso a campagna elettorale in corso, accogliendo la richiesta del locale pubblico ministero talebano. Sopra il video dell’increscioso espisodio di violenza, che prevedibilmente incoraggerà a nuove azioni dissennate i soliti esaltati che quando c’è da lanciare un treppiede o una statuina in faccia all’odiato dittatore non mancano mai. Sotto il racconto del sedizioso e sedicente Duccio Facchini, tratto da un sito web di puro stampo sovversivo e diffamatorio inspiegabilmente ancora aperto, da cui si evince la sfrontata esibizione di impunità tipica di certa sinistra giustizialista e antipolitica.


“Il Tribunale di Lecco ha pronunciato la parola “fine” sul ridicolo procedimento intentatomi dal vice-questore Guglielmino. Era il maggio scorso, ricordate? Un gruppo di cittadini onesti s’era permesso di contestare l’Incontestabile. “Predicate la sicurezza celebrando l’impunità, ipocriti!”, questo l’oggetto contundente scagliato addosso all’amico intimo di Ligresti. Il prontissimo dottor Guglielmino, che ama precisare d’aver “passato a pieni voti l’esame di Diritto Costituzionale”, mi aggredì prima e mi denunciò poi per “grida sediziose” e “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”. Ora è giunta l’attesa archiviazione, immediatamente richiesta – a distanza di una settimana dal fattaccio (fate voi i conti) – dal Pubblico Ministero”.

Duccio Facchini

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