giovedì 25 marzo 2010

Almeno un po’, fatela soffrire

Almeno un po’, fatela soffrire: "

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Ieri il consiglio superiore della Sanità, organo del Ministero della Salute, ha deciso che in Italia la Ru486 si potrà prendere solo in ospedale, con un ricovero.


«Quindi, nel nostro Paese – diversamente da ciò che normalmente accade da anni in tutti i paesi della Ue (con l’eccezione dell’Irlanda e del Portogallo), negli Usa e in Canada – si autorizza una pillola che ha come funzione quella di evitare un gravoso ricovero ospedaliero, ma se ne vincola l’uso al ricovero ospedaliero: Con l’incredibile paradosso che la donna che abortirà chirurgicamente lo potrà farà in day hospital, mentre quella che avrebbe preferito evitare il bisturi e inghiottire una pillola lo dovrebbe invece fare restando chiusa in ospedale – senza motivo e con evidente stress psicologico – per almeno tre giorni». (Minerva-Fassari)


Oggi la Cei ha ringraziato: schierandosi contro Emma Bonino e Mercedes Bresso, invitando a votare in Piemonte e Lazio i candidati di Berlusconi.


Nel documento scritto da Bagnasco si fa riferimento preciso all’interruzione di gravidanza, e si sottolinea che «la Ru486 banalizza l’aborto perché l’idea di pillola è associata a gesti semplici, che portano un sollievo immediato».


Cei e centrodestra, belli uniti per impedire alle donne che vogliono interrompere la gravidanza di diminuire la loro sofferenza.

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