http://www.unita.it/news/italia/95895/quando_rest_fuori_il_pd
Cosa è successo? «Semplice – racconta l’ex sindaco di centrosinistra Roberto Buglia, leader di una coalizione rosso, verde e bianca – per un errore, abbiamo presentato le liste con un paio di timbri in meno e siamo stati esclusi dalla competizione elettorale, colpa nostra». E i ricorsi? «Aahh, in ventiquattr’ore abbiamo regolarizzato la nostra posizione – spiega – timbri e firme, rifatte tutte di sana pianta, per far capire che non erano bollicine occasionali ma impegni seri; la commissione mandamentale ci ha risposto picche. Siamo andati al Tar e sa cosa ci hanno detto? Ci han spiegato che le questioni elettorali si affrontano dopo le elezioni, situazione tragica».
Ecco cosa accade quando non si hanno santi in paradiso, ma la stoffa dei concorrenti si riconosce esattamente nella tragedia e nel trionfo, quindi vediamo: come hanno reagito quelli del centrodestra? «Benissimo – ricorda con rabbia Fabio Bartoli, ex capogruppo Pd in Consiglio – hanno sostenuto che sbagliando avevamo dimostrato di essere incapaci e quindi indegni di governare il comune, non ricordo parole di solidarietà e nemmeno di comprensione, neppure ricordo lamenti a proposito del fatto che così le elezioni sarebbero state davvero poco democratiche. Tenete presente che il centrosinistra ha governato bene Monteporzio per 15 anni e che la gente pensa generalmente bene di noi».
E quegli sciagurati che si erano dimenticati i timbri che hanno fatto? «Non abbiamo gridato al complotto, – è sempre Bartoli che parla – ci siamo limitati a convocare una manifestazione cittadina in piazza, lì abbiamo raccontato quel che era accaduto e abbiamo chiesto scusa alla gente, che dovevamo fare? Le regole son le regole, o almeno ci pareva». Desideri? «Che l’attuale sindaco di centrodestra si dimetta in coerenza con quel che hanno detto fin qui e in analoga circostanza i suoi leader nazionali. Comunque, speriamo nel giudizio del Tar che dovrà esprimersi il 25 di questo mese». Qualcosa ci dice che il Tar non dovrebbe dar torto ai ricorrenti, ma quel che è successo è, alla luce del caso nazionale, profondamente ingiusto, qualcuno pagherà per questo?
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