martedì 9 marzo 2010

É una crisi di regime

Rodota', da Repubblica:

http://www.repubblica.it/politica/2010/03/09/news/commento_rodot-2560839

2 commenti:

  1. http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/07/Dal_premier_brutalita_presidente_alza_co_8_100307002.shtml

    Fino a esprimersi [Berlusconi] «con brutalità» - secondo il racconto di chi c' era - nei confronti del capo dello Stato. Cercando di imporgli, con tono perentorio e ultimativo, la firma di un decreto costituzionalmente inaccettabile, cioè la riapertura dei termini di presentazione delle liste. E sostenendo che era potestà e responsabilità dell' esecutivo approvarlo e che la ratifica del Quirinale era solo un passaggio formale e comunque obbligato. Si pretendeva insomma una presa d' atto. Come se chi doveva controfirmare la legge fosse un semplice passacarte, un notaio senza altro ruolo che quello del certificatore. È stato a quel punto dell' incontro che il presidente ha alzato anche lui la voce. Con un gelido avvertimento che ha fermato il Cavaliere. Formulato più o meno in questi termini: «Se davvero ne siete convinti, provateci e io solleverò un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale... poi vedremo chi ha ragione». Il tentativo del presidente del Consiglio, che ricorda sempre di essere «l' unica carica istituzionale eletta dal popolo», con l' implicita pretesa che questo lo abiliti a porsi sopra a tutto (fino a confondere i piani istituzionali), davanti a una simile e netta linea di confine era impossibile.

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  2. ... è il segno della protervia politica, che considera le regole qualcosa di manipolabile a proprio piacimento senza farsi troppi scrupoli di legalità.

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