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Abbiamo quindi deciso di pubblicare una sequenza di due articoli per rispondere ad alcuni dei punti sollevati e cercare di chiarire vari aspetti sia della politica economica del periodo craxiano sia del progetto politico che animò quell'esperienza. In questo primo post ci concentriamo sul quadro politico in cui Craxi si trovò ad agire, mentre l'articolo seguente è dedicato a debito pubblico e inflazione.
In sintesi, cercheremo di argomentare quanto segue. Primo, il giudizio dato nel post iniziale sulla sostanza della politica economica craxiana era assolutamente corretto. La principale eredità di Craxi fu un devastante debito pubblico. Secondo, Craxi fece le scelte che fece in modo assolutamente consapevole. L'Italia fu un'eccezione per quanto riguarda la politica di bilancio, i principali paesi europei si comportarono ben diversamente. La Banca d'Italia avvertì ripetutamente dei danni che venivano fatti. Craxi ignorò tutto questo e per cinico calcolo politico spinse il paese sull'orlo della bancarotta. Terzo, quando si guarda ai fatti di governo, e non alla retorica, il progetto politico craxiano non aveva assolutamente niente di nuovo o di positivo. Il progetto di Craxi era la conquista e il mantenimento del potere mediante l'espansione dello stato, niente altro.
Ed ecco i due articoli di cui sopra:
1) Il Quadro Politico
2) Debito pubblico e inflazione
lunedì 1 marzo 2010
La politica economica di Craxi...
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