Vespa rivela le minacce di B. al presidente: "Nell’editoriale di due giorni fa sul Mattino, Bruno Vespa parla della situazione che si era venuta a creare sul decreto salva-liste come esplosiva, simile allo "sparo di Sarajevo" che nel 1914 portò alla Prima guerra mondiale. Il conduttore di Porta a Porta e collaboratore del quotidiano napoletano, spiega il clima di tensione Napolitano-Berlusconi come 'una tempesta abbattutasi' tra i due.
'Nelle ore che hanno preceduto e seguito il colloquio di mercoledì con il capo dello Stato', il premier - scrive Vespa - 'Berlusconi ha pensato di far saltare il tavolo'.
E 'l’indisponibilità manifestata da Napolitano a firmare un decreto che salvasse la lista del Pdl nel Lazio e la posizione di Formigoni in Lombardia sarebbe stato lo sparo di Sarajevo. Come l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria e di sua moglie il 28 giugno del 1914 fu il pretesto per scatenare la Prima guerra mondiale, così l’eventuale sacrificio dei candidati alla conquista e alla conferma nelle due regioni più importanti d’Italia sarebbe stato l’innesco di una bomba ben più micidiale. E Vespa spiega anche come 'Il presidente del Consiglio voleva far approvare la sera stessa un decreto legge sulla falsariga del precedente delle elezioni europee del ‘95: i radicali erano fuori tempo e ricorsero a Scalfaro, Lamberto Dini presidente del Consiglio riaprì i termini per 48 ore e tutto si aggiustò'.
Ma 'il capo dello Stato ha sostenuto che quella procedura non poteva essere sostenuta in questo caso e Berlusconi si è molto arrabbiato, minacciando il ricorso alla piazza'.
da il Fatto Quotidiano del 7 marzo"
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... da un post del caro Giuseppe ...
RispondiEliminahttp://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/07/Dal_premier_brutalita_presidente_alza_co_8_100307002.shtml